Bosco permanente (Dauerwald): Selvicoltura o Ideologia ?
Da alcuni anni si è manifestato un crescente interesse da parte dei forestali italiani sulla «gestione del bosco permanente» (Dauerwaldwirtschaft), metodo proposto nel 1922 dal professor A. Möller (Eberswalde) per i popolamenti di pino silvestre di Bärenthoren (Sachsen-Anhalt). Il termine «Dauerwald», concepito come «bosco-organismo», ha avuto un’utilizzazione strumentale da parte del Nazional-socialismo per legittimare l’ideologia della società come complesso organico di elementi interagenti per un fine comune. Questo aspetto ideologico («bosco-organismo») e l’utilizzazione strumentale del termine «durevole» hanno ingenerato confusione e suscitato polemiche che affiorano tuttora negli studi forestali. Si analizza il contesto culturale e sociale in cui si sviluppa la concezione di «bosco-organismo» («bosco-società, «bosco-famiglia» e analoghe visioni del socio-darwinismo). Evidenziato l’uso strumentale ideologico finalizzato a legittimare specifiche scelte politico-sociali si mette in evidenza lo sviluppo dell’indirizzo selvicolturale originario proposto per ottenere dei popolamenti