Si affronta il tema delle diverse “selvicolture”, catalogate come “classiche” dai “silvo-sistemici”, per individuare la specificità del “paradigma silvo-sistemico”, la concretezza delle analisi filosofico-epistemologiche, la concezione di “bosco” e altro ancora.
Si contestano le affermazioni del professor Ciancio circa l’origine della “selvicoltura”, dimostrando che per giustificare la validità scientifica della “selvicoltura sistemica” si ricorre talvolta a manipolazioni di fatti storici e ad alterazioni semantiche.
I «selvicoltori sistemici» si interrogano spesso su cosa sia la selvicoltura (scienza, tecnica, arte?!) dando interpretazioni diverse, spesso contradditorie, che lungi dall’apportare chiarezza sulle caratteristiche di questa attività di coltivazione del bosco (silva-colĕre), introducono surrettiziamente concezioni organicistiche sulle biocenosi forestali. Si analizza la concezione di «scienza», «bosco» e «selvicoltura» di un recente scritto del fondatore della «selvicoltura sistemica», criticandone il contenuto e l’approccio metodologico.
Scienze agro-silvo-pastoral-bucoliche