Scienze esoteriche, magia ed eco-fiction per salvare l’agro-business
Nei giorni 15 – 17 nov. 2018, il Politecnico di Milano ha ospitato il convegno “Innovazione e ricerca, alleanze per l’agro-ecologia” organizzato dalla “Associazione per l’agricoltura biodinamica”. Il patrocinio del Politecnico e il supporto di Organismi istituzionali (Mipaaft, EU, Regione, ecc.) ad una manifestazione dedicata a pratiche agronomiche magico-esoteriche di derivazione steineriana, ha suscitato un acceso confronto tra sostenitori dell’agricoltura biodinamica e ricercatori preoccupati per il diffondersi di pratiche agricole prive di fondamento scientifico, impronate su falsi miti ed arcaiche credenze. Vengono evidenziati gli aspetti esoterici e antiscientifici dell’agricoltura biodinamica, spacciata ad arte come forma perfezionata dell’agricoltura bio-ecologica allo scopo di acquisire nuovi spazi commerciali e ulteriori sovvenzioni pubbliche. La pervasiva propaganda sulla bontà dei prodotti “naturali” bio-ecologici, sulla “tipicità” degli alimenti “made Italy” e sulla “eccellenza” agro-alimentare occulta la drammatica situazione economica e sociale dell’agricoltura italiana tecnicamente e culturalmente arretrata per la mancanza di adeguati servizi di assistenza tecnica per la produzione, trasformazione e commercializzazione. La politica agraria fondata sull’assistenzialismo di determinate tipologie colturali, sulla certicazione di origine, su autarchiche protezioni dei prodotti “made Italy” non ha apportato alcun beneficio economico alla stragrande maggioranza dei coltivatori gravati da esorbitanti costi produttivi e da un’accanita concorrenza commerciale. Il ricorso a magiche pratiche agricole (biodinamico), a non ben definite forme alternative di agricoltura (agroecologia, agricoltura biologica, sinergica, integrata, ecc.) in gran parte basate su un pregiudiziale rifiuto della moderna bio-tecnologia è destinato ad aggravare lo scarto scientifico-culturale e a marginalizzare ulteriormente la nostra agricoltura.