La selvicoltura dei «silvo-sistemici»
Si pone in rilievo che la «selvicoltura» è un’attività continuativa, specifica, la quale non si riduce ad enunciazione di principi generali (eco-sostenibilità, grado di “naturalità”, “perpetuità”, ecc.). Essa si fonda sull’applicazione di «sistemi selvicolturali», che devono tener conto non solo dei caratteri ecologici specifici delle biocenosi boschive, ma anche del contesto economico-sociale dell’ambiente in cui si opera. Per coltivare il bosco (far «selvicoltura) bisogna avere un piano operativo, proiettato nel tempo, che garantisca una persistenza del «bosco», una continuità nell’erogazione dei benefici, compatibilmente con le risorse economiche disponibili. Si esaminano vari “sistemi selvicolturali”, mostrando come le indicazioni operative della “selvicoltura silvo-sistemica” siano piuttosto generiche e tali da non essere applicabili nelle diverse situazioni ecologiche ed ambientali della realtà forestale italiana.